giovedì 13 agosto 2015

Alice Basso: la scrittura è il mio mestiere!


Vani è una ragazza timida e introversa che ha fatto del suo intuito non comune un mestiere da esercitare ben lontana dalle luci della ribalta. Vani, infatti, è una ghostwriter: scrive libri sui quali altri autori mettono il loro nome e il loro volto, cercando di seguirne lo stile il più possibile, pur senza incontrarli mai. Fino al giorno in cui il suo editore le impone di conoscere Riccardo, uno scrittore importante, col quale Vani instaura un legame più profondo di quel che avrebbe voluto. I due creano insieme un libro che ha moltissimo successo e, ben presto, Riccardo sembra dimenticarsi della loro sintonia. Vani è delusa e ferita, ma cerca di risollevarsi, gettandosi sul lavoro, almeno finché non le accade qualcosa di davvero inaspettato. Una scrittrice per la quale sta lavorando viene rapita e uno strano Commissario di Polizia, che sembra aver percepito le straordinarie capacità intuitive di Vani, vuole il suo aiuto per investigare e risolvere il caso. Tra inganni, misteri e inaspettati colpi di scena, davanti a Vani si aprono molte strade: per la prima volta nella sua esistenza l’imprevedibilità della vita prende il sopravvento, diventando perfino più avventurosa di un romanzo. Chi ha rapito la scrittrice? Come comportarsi con Riccardo, che è stranamente tornato nella sua vita? E chi è veramente il misterioso Commissario che crede tanto in lei? Per Vani è giunto il momento di uscire dall’ombra: un libro può salvare una vita.
“L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome”, edito da Garzanti, è forse il debutto più sorprendente e riuscito dell’ultimo anno. Alice Basso, una vita dedicata alle tante sfaccettature della scrittura, non è solo una redattrice di grande professionalità, ma soprattutto una scrittrice di straordinario talento. Il suo stile pulito e divertente, rende il suo primo romanzo incredibilmente spassoso, vista la sua capacità di intrecciare la complessità delle relazioni umane al fascino di un mistero da risolvere, il tutto proprio nel complicato e spesso imprevedibile mondo dell’editoria, che lei conosce a fondo. Una lettura imperdibile, soprattutto perché è solo il primo capitolo di una serie che avrà Vani come protagonista e la vedrà crescere e cambiare coi suoi lettori, prendendo sempre più consapevolezza del suo dono: un intuito davvero infallibile. Un libro che, una volta iniziato, vi dispiacerà dover lasciare, quando sarete arrivati alla fine.


Raccontaci la genesi del tuo libro d’esordio “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome”, un romanzo sul valore della scrittura, in bilico tra amore e mistero: cosa ti ha ispirato durante la stesura?

Beh, io lavoro nel mondo dell'editoria. Faccio la redattrice, la traduttrice, talvolta la valutatrice di inediti, per alcune piccole case editrici. È stato naturale trarre ispirazione dall'ambiente che conosco e che frequento tutti i giorni, anche perché il primo sacrosanto comandamento dello scrittore è scrivi di quello che conosci, e, nel mio caso, non solo si tratta di un contesto che conosco bene, ma pure parecchio divertente e portatore di spunti spesso esilaranti.

Vani, la protagonista del tuo romanzo, è una ragazza apparentemente schiva, ma molto curiosa e sensibile, affamata di storie. E tu che scrittrice sei? Quando hai scoperto questa passione e da dove nasce la tua esigenza di scrivere?

Io credo che la mia storia sia abbastanza banale (so che mi tiro la zappa sui piedi, che mi tornerebbe utile dipingermi come un personaggio unico e affascinante, ma che ci posso fare? La verità è la verità!). Insomma, come succede a migliaia, forse milioni di bambini, io ho iniziato sin da piccola a scrivere e poi semplicemente non mi sono più fermata. Sai quante persone conosco che hanno vissuto esattamente lo stesso? Quelle botte d'ispirazione per cui tardi ad addormentarti la sera, perché ti è venuta un'idea per una nuova storia... La fregola che ti coglie nei momenti più impensati, per cui ti metteresti ad appuntarti spunti o pensieri anche sugli scontrini della spesa... Quasi tutte le persone che conosco che hanno la passione per la scrittura, condividono queste esperienze e sanno perfettamente di cosa sto parlando!

È ancora possibile, oggi, secondo te, fare della scrittura una professione a tempo pieno? Che ostacoli hai incontrato e incontri ancora oggi lungo il tuo percorso?

Io, in effetti, non faccio la scrittrice a tempo pieno e penso che siano molto molto rari (specie in Italia) i casi di coloro che ci riescono. Infatti una cosa che dico sempre a chi mi chiede consigli o illuminazioni su come diventare scrittore è di abituarsi a scrivere anche quando gli sembra di non avere tempo, forze o testa. C'è un sacco di gente che "sta scrivendo un libro" da anni e anni, ma di fatto non ci si mette mai seriamente d'impegno, perché "non ha tempo". Ecco, io dico sempre che se, un domani, diventerai uno scrittore, il tempo lo dovrai trovare, perché difficilmente camperai di soli diritti d'autore, quindi o ti abituerai a conciliare il lavoro che ti fa portare a casa la pagnotta con la scrittura, o dovrai abbandonare la seconda.

Ogni autore di talento deve essere anche un buon lettore: a quale romanzo sei più legata e che libro c’è, al momento, sul tuo comodino?

Ti confesso che ho una particolare predilezione per i romanzi per ragazzi, che conosco bene anche per ragioni di lavoro. La letteratura per ragazzi mi sembra ancora una delle più "pulite" e "oneste" del mondo, nel senso che è ancora relativamente poco inquinata dal marketing e dalle influenze della pubblicità: un libro per ragazzi o è buono, e allora viaggia per passaparola, o non lo è, e se al giovane lettore non piace a poco servono gli sforzi che l'ufficio marketing avrà fatto per pomparlo. Il mio romanzo preferito in assoluto è, non a caso, almeno apparentemente, un libro d'avventura per ragazzi: "La principessa sposa", di William Goldman. Dico apparentemente, perché, in realtà, è un romanzo fortemente intriso di ironia, talvolta anche di satira e di lezioni di vita anche profonde, che un lettore più adulto può cogliere e apprezzare ancora meglio di un ragazzino. Un romanzo multistrato in cui ogni strato è pieno di sapore, come una torta riuscita benissimo!

A cosa stai lavorando attualmente? Parlaci dei tuoi progetti per il futuro.


Questa domanda mi fa sempre particolarmente felice, perché mi dà l'occasione di annunciare che è previsto un seguito delle avventure di Vani e del suo amico commissario. Infatti, "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" nasce come storia destinata a far incontrare questi due personaggi, la ghostwriter e l'investigatore, in modo che formino una squadra destinata a indagare insieme anche su casi futuri. Il secondo caso è appunto in lavorazione, e dovrebbe uscire l'anno prossimo!

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