mercoledì 29 luglio 2015

Tre buone ragioni per… non vivere con un gatto… solo!

Raja e Holli

Da Ernest Hemingway a Margherita Hack, da John Kennedy alla Regina Vittoria, da Emily Dickinson a Papa Leone XIII: molti grandi personaggi della Storia hanno trascorso la propria vita accanto a un fedele e premuroso compagno felino. Ma chi lo dice che il gatto sia un animale solitario, diffidente e incapace di condividere le attenzioni del suo umano con altri gatti?
Ecco tre buone ragioni per convincervi a non adottare un solo gatto, ma almeno due, tre e, chissà, anche di più, se la vostra casa ve lo permette.

1.     La compagnia migliora l’umore e la salute. Soprattutto per i gatti sterilizzati che vivono in appartamento e magari passano molte ore soli in casa, avere un compagno di giochi con cui dividere gli spazi e restare sempre in movimento è molto importante. Un gatto che gioca, salta, corre e deve confrontarsi equamente con un suo simile è un animale più felice e in salute perché tiene allenati l’istinto e i riflessi.

2.    Il divertimento raddoppia, ma l’impegno non cambia. Avete mai visto due gatti crescere insieme? È uno spettacolo emozionante sin dal primo momento. Se i gatti già si conoscono e hanno dimostrato di essere compatibili (attenzione, non necessariamente cuccioli), potranno dormire e mangiare insieme, coccolarsi e lavarsi reciprocamente, riuscendo a rendere le vostre giornate indimenticabili. Anche l’impegno, sia quotidiano, sia economico, non cambia di molto: quando si sceglie di accogliere un animale in casa bisogna farlo responsabilmente in ogni caso, consapevoli che la sua vita dipende dal nostro amore.

3.    Due buone azioni sono meglio di una. Adottare due o più gatti significa salvare due o più vite. Significa togliere due o più creature dalla strada o dai gattili, per donare loro il calore di una famiglia. Significa arricchire immensamente la nostra vita.

Pepsi e Joy

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